Commercio Cina, Xi Jinping in visita negli Usa il 6 e 7 aprile 2017: cresce l’attesa

Guerra dei dazi USA-Cina, Apple finisce nel mezzo
Guerra dei dazi USA-Cina, Apple finisce nel mezzo

L’Amministrazione Trump è ufficialmente schierata contro ogni abuso nel settore del commercio a partire dal cosiddetto ‘dumping’ che permette a merci provenienti da Paesi esteri di essere vendute negli USA a basso costo limitando così la concorrenza delle imprese a stelle e strisce.

Donald Trump rafforza le regole anti-dumping

La Casa Bianca al riguardo ha infatti reso noto che Donald Trump, il Presidente degli Stati Uniti, ha firmato due decreti, ovverosia due ordini esecutivi sul commercio dopo che nei giorni scorsi proprio negli USA si era parlato dell’eventuale introduzione di dazi al fine di rafforzare le regole anti-dumping.

Xi Jinping in visita negli Usa il 6 e 7 aprile 2017

Vedremo ora quale sarà l’impatto dei provvedimenti presi da Donald Trump in vista della visita negli Stati Uniti di Xi Jinping, il Presidente della Repubblica popolare cinese. E questo perché uno dei Paesi che esportano di più al mondo è proprio la Cina nell’ambito di quella che oramai sembra essere in tutto e per tutto una guerra commerciale.

Wilbur Ross, il Segretario al Commercio USA: ‘Siamo in guerra commerciale’

Non a caso sono a dir poco minacciose, in accordo con quanto è stato riportato da Huffingtonpost.it, le parole di Wilbur Ross. ‘Siamo in guerra commerciale‘, ha infatti dichiarato Wilbur Ross che è il Segretario al Commercio degli Stati Uniti d’America, aggiungendo che ‘Gli Usa non si inchineranno più al resto del mondo’.

Decreti commercio, in gioco ci sono ben 500 miliardi di dollari di deficit commerciale

Con i due decreti che sono stati firmati dal Comandante in capo, Donald Trump e la sua Amministrazione puntano a recuperare complessivamente ben 500 miliardi di dollari di deficit commerciale che sarebbero frutto delle politiche di libero scambio dei precedenti Presidenti USA, a partire da Barack Obama, e che hanno portato l’America ad essere, rispetto alle altre grandi potenze esportatrici, un Paese debole.