Club Privè e scambi di coppia: un mercato che torna a crescere dopo il boom degli anni ’90

Il fiorente mercato dei Club Privè che in Italia sta rivivendo una nuova epopea d’oro dopo il boom del passato.

I club Privè sono ormai diventati un business in continua espansione, che ha visto lievitare in modo consistente i propri affari che hanno raggiunto cifre vertiginose. Sono circa 270 mila gli italiani che hanno varcato, almeno per una volta, la porta di un club Privè. Luoghi dove la trasgressione è regola anche se è rilevante il numero dei curiosi che si recano nei night club solo come spettatori passivi. Per entrare in questi locali per scambisti o per cuori solitari in cerca di avventure piccanti, occorre essere munito di tessera.

L’ingresso non comporta obblighi, per questo motivo molti decidono di frequentarli anche con il solo intento di scrutare ciò che avviene senza recitare alcun ruolo attivo. Molte coppie decidono di trascorrere all’interno dei club Privè le proprie serata spensierate anche per il prezzo modesto che comprende la cena a buffet, il ballo e fruire dei locali dove consumare il proprio rapporto con il partner occasionale. Questo business ha conosciuto la propria epoca d’oro negli anni ’90 per poi subire un tracollo a causa della saturazione di un mercato dilagante.

Adesso pare stia davvero tornando di moda per la propria attitudine a fornire occasioni di svago per i single (in incremento nel nostro paese) ma anche di offrire svago low cost in tempo di crisi. Solo a Milano si contano circa 60 club Privè, ma pare che anche nella provincia italiana il mercato del club per scambisti sia fiorente e in grado di produrre affari da capogiro. L’offerta è sempre più variegata. Lo scambio di coppia è solo una delle risorse che può offrire questo tipo di locale. In realtà l’incremento di strutture presenti in Italia cela anche un mercato della prostituzione mascherato. Una sorta di riedizione, riveduta e corretta delle vecchie case di appuntamento che imperversavano negli anni ’50. Un club Privè con un mercato ormai consolidato può produrre anche fatturati da 200 mila euro annui, mentre il mercato globale è stimato in 50 milioni di euro, anche se la cifra andrebbe arrotondata per eccesso.