Certificazione Unica 2017, scadenze sostituti di imposta e software di compilazione

Certificazione Unica 2017, scadenze sostituti di imposta e software di compilazione
Certificazione Unica 2017, scadenze sostituti di imposta e software di compilazione

Per i sostituti di imposta sta per scadere il primo appuntamento dell’anno con il Fisco, ovverosia quello relativo alla trasmissione telematica della CU 2017, la Certificazione Unica che attesta, relativamente all’anno di imposta 2016, i redditi di lavoro dipendente ed assimilati, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni ed alcuni redditi diversi corrisposti. A ricordarlo è FiscoOggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate nel precisare in particolare che la trasmissione telematica della Certificazione Unica 2017 dovrà avvenire entro e non oltre la giornata di martedì prossimo, 7 marzo del 2017, attraverso l’utilizzo del modello ‘ordinario’ che, insieme alle relative istruzioni, è stato approvato con un provvedimento in data 16 gennaio del 2017.

Per l’invio telematico della CU 2017 l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei sostituti di imposta il software di compilazione ed il software di controllo. Nel dettaglio, il software di compilazione permette l’inserimento dei dati da trasmettere al Fisco unitamente alla predisposizione del file da inviare. Con il software di controllo, invece, prima della trasmissione definitiva il sostituto di imposta potrà verificare la presenza di eventuali anomalie e/o incongruenze che, in particolare, saranno segnalate attraverso degli appositi messaggi di errore.

Per quel che riguarda invece le certificazioni che vengono trasmesse oltre la data limite del 7 marzo del 2017, e comunque entro i termini di presentazione dei quadri riepilogativi del modello 770, il Fisco non applicherà anche per quest’anno sanzioni. E questo a patto che le certificazioni arrivate dopo la scadenza contengano dati non utilizzabili ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata.

Ed ancora, per le certificazioni che, inviate nei termini, ovverosia entro il 7 marzo del 2017, vengono scartate dal servizio telematico, queste possono essere corrette e di nuovo trasmesse entro 5 giorni dalla data della comunicazione che attesta il motivo dello scarto. Così facendo il Fisco considererà in ogni caso la trasmissione pervenuta nei termini di scadenza dopo averla nuovamente trasmessa.