Carte di credito e Bancomat, multe agli esercenti che non accettano moneta elettronica

Pagamento carta di credito, ecco le nuove regole con la direttiva Psd2
Pagamento carta di credito, ecco le nuove regole con la direttiva Psd2

Multe in arrivo agli esercenti, ed anche ai professionisti che non accetteranno per i pagamenti la moneta elettronica, ovverosia il Bancomat e la carta di credito presentata dal cliente. A partire dalla data del 30 settembre del 2017, per ogni violazione a carico del negozio, dello studio professionale, o dell’artigiano, scatterà una multa pari a 30 euro in accordo con quanto anticipato da ‘La Repubblica’ citando le dichiarazioni di Luigi Casero, il viceministro dell’Economia, in quanto entro il mese prossimo è prevista la firma di un apposito decreto che introduce le sanzioni.

Quella dell’obbligo di accettare bancomat e carte di credito, per i pagamenti con moneta elettronica sopra i 5 euro non è peraltro una novità visto che la norma è già contenuta nella Legge di Stabilità del 2016. Quel che finora è mancato è il regime sanzionatorio al quale ora a quanto pare vogliono porre rimedio il MiSE, Ministero dello Sviluppo Economico, insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Sui pagamenti con moneta elettronica, secondo quanto riportato dal sito Internet del TGCom24, i due Ministeri puntano ad approvare un decreto che, tra l’altro, mirerà a premiare con sgravi fiscali tutti coloro che utilizzeranno le carte bancomat e le carte di credito garantendo così la tracciabilità del pagamento anche per quei servizi che quasi sempre vengono pagati in contanti, dalla parcella del medico al compenso da riconoscere all’idraulico, e fino ad arrivare al pagamento del taxi.

Dal regime sanzionatorio che il Governo italiano intende introdurre dovrebbero poi essere escluse alcune categorie, ed in particolare quelle che prestano servizi senza essere a diretto contatto con il pubblico quali ad esempio gli avvocati di studi legali associati. Il Ministero dell’Economia, contestualmente, sta lavorando a stretto contatto con il sistema bancario affinché con l’introduzione del regime sanzionatorio vengano anche abbassati i costi di gestione dei terminali Pos.