Carrello della spesa, allarme prezzi prodotti alimentari confezionati

Inflazione settembre 2018, aumento prezzi al consumo rallenta
Inflazione settembre 2018, aumento prezzi al consumo rallenta

Per i prodotti alimentari confezionati, a partire dal burro e passando per i formaggi ed i salumi, nel corso del 2018 sono attesi aumenti di prezzo, mentre per l’ortofrutta i prezzi, a partire dagli agrumi, sono attesi in discesa ma a patto che non si registrino eventi meteo eccezionali e prolungati.

Carrello della spesa 2018, previsioni e stime Unioncamere

E’ questa, in sintesi, la fotografia che è stata scattata da Unioncamere sull’andamento dei prezzi per il carrello della spesa degli italiani considerando il monitoraggio dei prezzi agroalimentari all’ingrosso, e le rilevazioni presso le centrali di acquisto della GDO, la Grande Distribuzione Organizzata.

Per quel che riguarda in particolare i prezzi del burro, dopo incrementi oltre il 10% lo scorso anno, nel 2018 la tendenza è destinata a confermarsi in quanto c’è una domanda crescente da parte dell’industria che lo sta utilizzando spesso in sostituzione dell’olio di palma.

Prezzi ortofrutta 2018 attesi in calo dopo il meteo pazzo dello scorso anno

Le anomalie climatiche del 2017 hanno portato nell’anno ad un rincaro medio dell’ortofrutta del 7%, ma in assenza di meteo pazzo nel nuovo anno Unioncamere prevede un ritorno dei prezzi alla normalità per la frutta e per la verdura con la conseguenza che questi ribassi dovrebbero andare a compensare i rialzi che, come sopra accennato, sono invece attesi per molti prodotti alimentari confezionati.

Dall’inizio del 2018, inoltre, i consumatori oltre ai rincari sopra citati sono chiamati pure a pagare i sacchetti per la spesa, ed in particolare quelli che servono per imbustare gli alimentati freschi. Trattasi dei cosiddetti sacchetti bio in quanto realizzati con materiale biodegradabile e con costi, variabili da 2 a 10 centesimi di euro a sacchetto, che ai sensi di legge sono proprio a carico di chi fa la spesa.