Cambio euro dollaro in ascesa, il bello sul forex deve ancora venire?

Cambio euro dollaro in ascesa, il bello sul forex deve ancora venire
Cambio euro dollaro in ascesa, il bello sul forex deve ancora venire

Venerdì 20 gennaio del 2017 Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca, e sul mercato Forex il dollaro non è riuscito sull’euro a guadagnare posizioni come magari ci si poteva aspettare. Il cross euro dollaro, infatti, si è spinto sopra area 1,0700 a conferma di un trend moderatamente ascendente per la moneta unica che beneficia proprio delle posizioni ‘nazional-popolari’ del 45-esimo Presidente degli Stati Uniti.

Donald Trump non mette le ali al dollaro

Dal discorso di insediamento di Donald Trump, infatti, è emerso che il Presidente degli Stati Uniti prima di tutto si interesserà di far prosperare la nazionale partendo da tutti quegli americani che la politica a stelle e strisce in questi ultimi anni ha dimenticato. ‘America first’ è una delle frasi emblematiche del discorso di insediamento di Donald Trump che ha anche introdotto la prima regola della sua presidenza, ovverosia ‘compra americano ed assumi americano‘.

Davvero allora gli USA si spingeranno verso politiche economiche di tipo protezionistico ed isolazionistico? Staremo a vedere sebbene Donald Trump sembri determinato a trasformare da parole in fatti quanto promesso in campagna elettorale. Non a caso Donald Trump ha già firmato un decreto per ridurre gli effetti dell’Obamacare, la riforma del sistema sanitario a stelle e strisce che è stata fortemente voluta dall’ex Presidente Barack Obama.

Cross euro dollaro supera anche lo scoglio della Bce

Sul mercato forex, tra l’altro, l’euro nei confronti del dollaro si rafforza non solo superando lo scoglio Trump, ma anche quello della Banca centrale europea (Bce) che in settimana ha lasciato i tassi invariati in linea con le attese. Così come il Presidente della Bce Mario Draghi ha confermato che il piano di quantitative easing proseguirà fino al dicembre del 2017 con possibilità di ampliamento e di durata, in ogni caso, fin quando l’inflazione nell’Eurozona non si avvicinerà al target del 2%.