Bibite zuccherate, industria Ue annuncia stop volontario nelle scuole secondarie

Bibite zuccherate, industria Ue annuncia stop volontario nelle scuole secondarie
Bibite zuccherate, industria Ue annuncia stop volontario nelle scuole secondarie

Decisione storica per l’industria europea delle bibite zuccherate, i cosiddetti soft drinks che, per la vendita, tenderanno a sparire in tutte le scuole secondarie dell’Ue includendo pure la distribuzione attraverso le macchinette automatiche. Ad annunciare lo stop unilaterale e volontario alla vendita di bibite zuccherate, da tempo indicate e bollate come causa di obesità tra gli adolescenti, è stata la Unesda – Union of EU (European Union) Soft Drinks Associations, ovverosia l’Associazione di categoria che rappresenta e tutela gli interessi delle più grandi società d’Europa impegnate nella produzione di bevande analcoliche.

Lo stop alla vendita dei soft drinks nelle scuole secondarie sarà graduale ed andrà comunque ad interessare già dal 2018 tutti i Paesi Ue. L’obiettivo è quello di andare a coinvolgere oltre 40 milioni di studenti appartenenti ad oltre 50 mila scuole secondarie dove quindi, a regime, non sarà più possibile acquistare bibite zuccherate il cui consumo, tra l’altro, già in passato è stato sconsigliato dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il piano di rinuncia volontaria alla vendita delle bibite zuccherate della Unesda prevede poi che, nella maggioranza delle scuole secondarie di tutta Europa, vengano vendute, oltre alle bottigliette di acqua, solamente bibite senza calorie o comunque a basso contenuto calorico. L’impegno dell’industria di settore rappresenta ‘l’ultima tappa importante intrapresa dall’industria dei soft drink nello sforzo di contribuire a ridurre l’obesità’ in accordo con quanto ha fatto sapere proprio la Union of EU (European Union) Soft Drinks Associations con una nota. Contestualmente, l’industria delle bibite entro il 2020 ridurrà gli zuccheri presenti di un altro 10% dopo il -12% già applicato nel lungo periodo dal 2000 al 2015.