In Italia le tariffe per l’Rc auto scendono per fortuna, ma ci sono ancora due gap da colmare. Un gap è dato dal divario delle tariffe Rc auto applicate nel nostro Paese dalle compagnie assicurative nel Nord e nel Sud Italia, mentre l’altro gap è rappresentato dalla forbice dei prezzi esistente, ed ancora ampia, tra i prezzi praticati in Italia per l’Rc auto, e quelli applicati in media in Europa.
Il Codacons, nel commentare gli ultimi dati che sono stati diffusi dall’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) sulle tariffe Rc auto, ha non a caso messo in evidenza come il divario dei prezzi tra Nord e Sud Italia, per quel che riguarda la copertura obbligatoria di responsabilità civile, sia ancora abnorme, così come il divario medio dei prezzi rispetto all’Europa, pari a 140 euro, sia allo stesso modo ancora troppo alto. Sul divario dei prezzi Rc auto tra Nord e Sud Italia, l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti ha ricordato che ancora oggi a Napoli per assicurare un’auto si arrivano a pagare fino a ben 2.800 euro di premio assicurativo annuo.
E se a Napoli le tariffe Rc auto sono a dir poco proibitive, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, sottolinea inoltre come nel Nord Italia i prezzi siano decisamente più bassi visto che si passa dai 360 euro medi di Regioni come il Friuli Venezia Giulia ed il Trentino Alto Adige, e fino ad arrivare ai 310 euro della Valle D’ Aosta.
C’è però anche da dire che, sul divario delle tariffe Rc auto tra Nord e Sud Italia, che le compagnie applicano prezzi all’interno di un’ampia forbice in quanto sul territorio si registrano dei livelli di incidentalità diversi ed anche diversi livelli di frode, ovverosia di incidenti mai avvenuti per i quali si cerca un risarcimento con il conseguente obiettivo di truffare le compagnie di assicurazioni.
