Assegno di ricollocazione, partite le prime 30 mila lettere che spiegheranno come funziona

Ecco come funzionerà l’assegno di ricollocazione, la misura varata dal governo per contrastare precarietà e disoccupazione.

Sono trentamila le lettere che spiegheranno come funziona l’assegno di ricollocazione che il Governo sta inviando a coloro che percepiscono la Naspi e che li aiuterà a comprendere come funziona la nuova misura studiata apposta per chi versa in gravi difficoltà per la perdita del posto di lavoro.

L’assegno di ricollocazione si sostanzia in una sorta di bonus il cui valore massimo è di 5.000 euro e la cui finalità è quella di supportare il disoccupato nella fase di ricerca della nuova occupazione. Per la ricollocazione sarà fondamentale il lavoro svolto dal centro per l’impiego o dall’agenzia per il lavoro accreditata. L’assegno di ricollocazione verrà emesso a beneficio dei centri dell’impiego ma sarà materialmente erogato solo nel momento in cui il lavoratore avrà trovato una nuova occupazione.

E’ stato lo stesso premier, Paolo Gentiloni a spiegare esattamente ai disoccupati come funzionerà l’assegno nelle prime trentamila lettere che a breve partiranno su un totale di 300 mila che verranno inviate quando tutta questa fase sarà conclusa. Siamo solo alla fase sperimentale di un provvedimento che dovrebbe, una volta entrato a regime, garantire tutti, tutelando il diritto al lavoro.

Positivo il giudizio della Cgil, sul nuovo strumento adottato dal governo per combattere la disoccupazione. La segretaria confederale Tania Scacchetti si è dichiarata soddisfatta per l’attuazione della principale misura di politica attiva individuata nel Jobs Act. Non mancano però le preoccupazioni per la scarsa chiarezza sulle linee di indirizzo di Anpal e sulla situazione di precarietà di migliaia di lavoratori dei centri per l’impiego, Anpal servizi e Inapp. Sarà importante monitorare le varie tappe per testare i risultati di questa misura, mese dopo mese.