Andare in pensione a 67 anni? Governo italiano studia innalzamento età minima

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In base all’aumento medio dell’aspettativa di vita, dopo l’estate 2017 il Governo potrebbe mettere a punto un provvedimento sulle pensioni che dovrebbe prevedere, in accordo con quanto rivelato e spiegato dal Corriere.it, l’innalzamento dell’età minima. Nel dettaglio, si prevede un innalzamento dell’età minima di 5 mesi passando dagli attuali 66 anni e 7 mesi ai 67 anni a partire dal 2019 in quanto, come sopra accennato, è aumentata l’aspettativa media di vita per tutti coloro che arrivano ai 65 anni. In particolare, dai 65 anni in poi l’aspettativa media di vita è passata da 18,6 a 19,1 anni per gli uomini, e da 22 a 22,4 anni per le donne.

Le modifiche legate all’innalzamento dell’età minima per andare in pensione dovrebbero essere messe a punto varando un apposito decreto a meno che il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in vista delle Elezioni Politiche del 2018, non decida di lasciare il compito al Premier ed ai ministri che prenderanno il posto dell’attuale Esecutivo.

L’effetto del provvedimento, nel momento in cui sarà approvato, sarà quello per cui gli italiani andranno in pensione sempre più tardi sebbene ci sia sempre la scappatoia del pensionamento anticipato attraverso il cosiddetto Ape. Trattasi del tanto discusso anticipo pensionistico che è attualmente attivo solo nella versione Ape sociale, con costi a carico dello Stato, quando devono essere accompagnati alla pensione i disoccupati, le persone invalide e quei lavoratori che hanno svolto mansioni cosiddette usuranti. Dal Governo, tra l’altro, hanno precisato che l’Ape sociale non è un trattamento pensionistico, ma un ammortizzatore sociale che, per chi vi accede, prevede pure l’erogazione del bonus da 80 euro previsto sulla busta paga dei lavoratori con redditi bassi.